giovedì 25 febbraio 2010

Ricordi.

Il viaggio è stato abbastanza silenzioso. Siamo arrivati in 10 minuti, nemmeno.
Nonostante avessi sperato fino all'ultimo in un imprevisto, niente da fare...beh, in realtà un imprevisto c'è stato alla fine.Appena ho poggiato la gamba a terra, gocce di pioggia gelate mi hanno fatto rabbrividire. Piccole come spilli. Di quella pioggia che annuncia beffardamente l'inizio dell'estate.Riluttante ho tirato fuori anche l'altra gamba, poggiando entrambi i piedi a terra.A quel punto, realizzando che ormai c'ero, mi sono stretta forte con le braccia, in piedi, accanto alla citroen bianca, nei miei nuovi sandali color champagne e nel mio vestito sabbia, così largo dal seno alla vita, così aderente sul sedere. Con una mano mi sono rassettata i capelli, sebbene stretti in uno chignon, non reggevano neanche quella ventosa sera di giugno.Ho aspettato che mi raggiungesse. Mi ha preso la mano e io l'ho stretta. Ci siamo avviati insieme verso il cancello, scansando qualche buca d'acqua che già cominciava a formarsi quà e là.
Eccola.
"Gio, sei bellissima".
"No...tu sei bellissima".
Imbarazzo.
"Vieni, mi accompagni in bagno?"
"Certo."
Lo lascio lì. E' così a suo agio in mezzo a quella gente che conosce bene. Gli amici, la sorella, i parenti, è di famiglia lì. Quì.
"Ma tu guarda, sono andata appena una volta a mare e già sto cominciando a spellare su tutte le spalle..."
"Che vuoi che sia...sei bellissima, davvero. Stasera è la tua serata no? Diciotto anni non si fanno due volte."
La guardo mentre si guarda allo specchio, si aggiusta i capelli biondi sulle spalle, il vestito rosso che le fascia il corpo, perfetto.
"E tu, mare?"
"Io quest'anno con gli esami, per ora al mare non penso proprio!Purtroppo per me..guardami, sono bianca!"
Sorride divertita.
"Comunque...grazie per l'invito, non dovevi. E' stato un gesto molto carino da parte tua. Io...io non so se sarei stata in grado. Cioè, è tutto bellissimo, il posto è bellissimo, la festa è perfetta...non ti nascondo che non vorrei l'avessi sentito come un obbligo, mi sento un po' fuori posto."
"Non lo sei, credimi. Ti ho voluta io quì, no? Godiamoci la festa!"
Mi guarda e ci avviamo verso la sala. Come due amiche.
Lo raggiungiamo di nuovo.
"Dove eravate?"
"In bagno a fare chiacchiere!Non sono fatti tuoi" diciamo quasi all'unisono.
Quasi come fossimo due amiche.
Lui sorride, non sembra a disagio. Solo io lo sono, e molto.
Lei si allontana.
E' il momento della torta.Ovviamente è meravigliosa, sembra una di quelle torte che si vedono nei fumetti o nei cartoni animati con le fate. Sembra finta, è perfetta. Diciotto candeline alte e rosa svettano in cima.Accese. Tutti si fanno vicini e intonano la solita Happy Birthday.

Io non canto.Cosa dovrei cantare?
Gli auguri ad una ragazza che nemmeno conosco, se non per sentito dire e per qualche fugace scambio di parole e per un ragazzo in comune?
Già..è la sua ex.
Comunque, non canto.
Ci scattano un paio di foto.Lei lo guarda mentre spegne le candeline.
Sembra proprio stiano insieme.
E' la mia sensazione, che lei l'abbia voluto quì fingendo con se stessa che stiano ancora insieme.
Lo ama ancora, lo so..e lo vuole con lei in questo giorno importante.
Poco importa se ci sono anch'io. Forse un giorno passerò.
E' il momento che conta.
Lei guarda ancora, io mi sento la terra mancare sotto i piedi.
E' atroce.
Mi sento fuori posto, indatta, inadeguata, aliena, sbagliata, stupida.
Scappo fuori, mi accendo una sigaretta.
Le mani mi tremano, ancora una sensazione di vertigine.
Il freddo mi fa venire la pelle d'oca ma in fondo mi aiuta a rendermi conto che so respirare.Insipiro a fondo. Una, due, tre volte. Non voglio rientrare. Non ci riesco.Devo.

Ricordi. Mi tornano in mente, quando li rivedo insieme. Qualche sera fa fuori dalla pizzeria.

Mi sento strana, molto.
Non so descriverlo, davvero, no.
Ma sentivo che sarebbe andata così (l'ho già scritto no?).
Quello che fa male è pensare che sono stata io a rovinarli.
Era quella giusta. Di certo un triangolo non funzionerebbe.
Fa troppo male. Io l'ho sopportato.
Cosa mi era saltato in mente?
Siamo così diverse noi...mi dispiace per tutto quello che è successo.
Ancora una volta lei è più forte di me.
Pensare che io non ho il coraggio connettermi ad msn e rischiare di incrociarli.
E lei...e lei mi ha addirittura invitata alla sua festa?
Beh non c'è che dire...sei decisamente meglio.
A pensarci bene, non ci vuole molto.
Mi sono riscoperta abbastanza deludente di recente.
Con l'università, con le amiche, con il mio ragazzo.
Un po' in tutto.
Quindi, che dire, se le cose vanno come devono andare...i fatti sono chiari
.Se siamo noi a farle andare come vogliamo, allora me la sono voluta.
E' solo che la sensazione è strana. Non so spiegarla.
Forse devo smetterla di cercare un modo e dimenticarmi che la sto provando,
e dimenticarmi delle lacrime che mi fa salire quando ci penso...ancora.
Mi sa che è proprio tardi.