martedì 29 giugno 2010

Ritorno, al futuro.

Ballando e
guardando in su
io sento la vertigine.
Mi perdo tra le nuvole che formano figure.
E se mi commuovo provo a ridere per gioire con le lacrime
per raggiungere le nuvole.
Sola.
Mi commuovo e provo a ridere per gioire con le lacrime
per raggiungere le nuvole.
Sola.

Immagino di evolvere restando quì
..immobile.
Ballando tra
la polvere
che illumina il sole.

Da sola
da sola
mi sento sicura di me.


Sono sola..
sono sola..
con me.
Sono sola..
sono sola..con me.

Io riderò, insieme a me
da sola.

[Serpenti - Da sola]


Arriviamo dal parcheggio, guardo il piccolo bar dalla stessa identica angolazione da cui l'ho guardato centinaia di volte.
Ritorno al futuro. O meglio : Ritorno (pausa), nel futuro.
Eppure, chissà come, ho indovinato. Non è proprio cambiato niente.
Quì tutto sembra congelato....congelato.
Ha l'odore del pesce e il sapore della birra.
Si può chiamare solo Chiringuito.
All'inizio ero convinta che non avrei incontrato nessuno, mi sono detta "dai, tu sei della vecchia guardia..ci sarà stato il ricambio generazionale!"
A quanto pare mi sbagliavo.
Quì le cose cambiano con la stessa solerzia che la media dei frequentatori impiega nel cambiarsi le mutande.
Il che, tradotto, vorrebbe dire raramente, per non dire mai.
Dio, mi sembra tutto così maledettamente fermo a 4 anni fa.
Certo, non è male incontrare gente che non vedi da una vita. Amici, persone che non sapevi che fine avessero fatto, vecchie fiamme che ti rincontattano su facebook. Può andar bene.
Perchè effettivamente che alternativa hai?
Puoi scegliere un posto dove la puzza di pesce si sente di meno, meno sporco.
Dove la roba costa di più.
Dove al posto di piercing randomici e dread luridi e cani vaganti e puzza di cannabis magari ci trovi l'intellettualoide barese che distilla nulla in gocce.
Bel guadagno.
Immancabilmente mi viene da pensare se non sia io che vivo su un altro pianeta.
Se non sia io quella a cui non va bene niente, che cerca la luna nel pozzo.
Che è cresciuta con un'idea sbagliata del mondo che la circonda.
Desiderando una realtà che non è la sua.
Che non sa se potrà mai raggiungere, dovesse esistere da qualche parte.
Non sono una ragazza facile, lo so.
Sono una snob, una testarda e una grandissima rompicoglioni.

Voglio viaggiare, staccarmi da quì.
Anche per aver voglia di tornare.
Perchè l'avrei, lo so.
Tornare per andar via di nuovo, si , ma tornare.

Vorrei poter realizzare me stessa esattamente come io immagino.
Da quando i postumi di quello che è successo hanno cominciato a diradarsi più in fretta ricevo una conferma dopo l'altra.
Conferma di aver fatto la scelta giusta.
Nessunissima voglia di tornare indietro ma solo di andare avanti.
Senza voltarmi.
Sono serena.
E' facile essere sicura quando sono da sola. Lo sono.
Mi piace.
Questa sono io.

sabato 19 giugno 2010

Proletariato

Anche oggi, come al solito, armata di tutto punto contro il caldo ho portato giù il cane. Certo, se qualcuno mi chiedesse perchè lo porto in giro nel momento piu caldo della giornata probabilmente non saprei che rispondere. Sta di fatto che va sempre a finire cosi.

Tenuta tipo:
Ipod
Shorts
Pinza
Rayban
e ovviamente..cane.

Tutto ciò che mi serve per aspettare pacificamente che Lui espleti le sue funzioni corporali. Con una nota di riguardo per gli occhiali da sole che servono per proteggermi dalla luce e, ovviamente, per proteggere lei da me.

Insomma, faccio il mio consueto giro.
Fissando consuetamente un punto non meglio precisato dritto davanti a me mentre cammino.
Sperando che non la faccia proprio mentre sto ascoltando quella canzone che mi piace.
Pensando che "Sono le 12 e maledizione...voglio un caffè."

Regolare.

Alle mie spalle:
"Scusami, hai da accendere?"
Esco dalla mia trance-passeggiata-con-cane e mi sforzo di rispondergli in maniera sensata.

Mentre sono impegnata a capire cosa vuole mi rendo anche conto che ho davanti "Misteroperaiosexy2010".

"Uh...si..."

Riesco anche a fermare il cane, prima che mi trascini per inerzia in avanti come il motoscafo con quelli che fanno sci d'acqua e comincio a rovistare nella mia enorme borsa di camoscio.
Trovo lo Zippo e glielo passo, ha le mani bianche di polvere. (E' nero, non me lo sporcherai spero.)

Fa un po' di tentativi ma ovviamente l'accendino si rifiuta.
Se non mi fossi trovata io, una cinquantina di volte con lo stesso odioso problema non ne avrei avuti altri 2 in borsa.
Diciamo pure che mi succede 3 volte su 5 che sia scarico.
E credevo di aver imparato a caricarlo!

"E' finita la benzina.."
"Ah..ok, prova con questo."
"Hai la scorta?"
"Ehm, si...mi capita spesso che non funzioni. Ci riesci?"
"Ok, grazie...
(momento di eco in cui mi guarda per verificare se effettivamente sono carina come pensava che fossi, deve aver notato che ho gli occhi verdi, mi fissa.)
...Ciao!"
(i suoi sono azzurro limpido.)
"ciao!"

In realtà non so se mi ha fermata perchè pensava fossi carina.
Ma di sicuro non ha giocato a suo favore il fatto di essersi fatto beccare a invertire il senso di marcia per seguirmi.

L'ho visto con la coda dell'occhio e mi è venuto da sorridere.

Ho acceso subito la musica.
"Little green bag" mi ha ricordato quanto poco mi interessi Mroperaiosexy2010.
Mi sarei potuta far raggiungere.
Ho alzato la musica e il passo. Inavvicinabile.

Sono in vantaggio, davanti a lui di molto, quando Alek decide che si deve fermare. Solo una pipì, riesco a mantenere la distanza.

So che si è avvicinato, è più veloce di me.
Mi viene da ridere a pensare che sto evitando che un bel ragazzo mi avvicini.

Non è colpa mia se non mi va di parlare alle 12 di mattina!!
Non mi sento attraente, non me ne frega niente.
Voglio solo il caffè. E me lo voglio prendere a casa.

Eccolo, arrivo al portone. Tiro fuori le chiavi, mi fermo e le infilo nella serratura...mi rendo conto che era davvero molto vicino.
Passa dietro di me dopo qualche secondo.
Mi guarda nel riflesso del vetro, esita.
Mi giro e lo saluto. Ha davvero dei begli occhi.

Ma io voglio solo un caffè!

La sintesi è che attiro il proletariato.
Mi sembra ovvio. Non che abbia niente contro, almeno finchè sono carini. E poi ho fatto passi da gigante.
Qualche anno fa erano tutti over 60.
Luridi.
Oggi invece posso scegliere.
Zucchine, carote e pomodori o mattoni e cemento?

ps: ma se dico Tiffany, viene a bussare a casa l'idraulico?

mercoledì 16 giugno 2010

Le cose belle.

Sarà che le cose belle succedono proprio in questi momenti, in cui credi di star bene già così come stai.
Forse per dimostrarti che non vale la pena accontentarsi, anche se dire “no” vuol dire far star male chi hai attorno.
Per dimostrarti che puoi stare meglio.

Oggi stavo pensando a quanto sia strano essere circondata da persone che ti conoscono bene.
Fino a che punto, una persona può ricordarsi di tutti i tuoi vezzi e le tue fisime?
In quel momento ti senti cosi bene.
Ti fa sentire così…importante il fatto che qualcuno si ricordi, tutto…ma proprio tutto di te.

Aver amato una persona vuol dire questo?
Io lo saprò mai fare?

Ma forse non è “Amore” la parola giusta. Forse è solo “affetto” “affezione”.

“Legame”.

Dopo tanti anni fa sorridere che, chiedendo ad un vecchio amico, di assaggiare un po’ di gelato quello ti risponda “Non ci sono gusti alla frutta!”.
Ed effettivamente tu il gelato non lo vuoi più, perché mangi SOLO gelato alla frutta.

Ultimamente sorrido più spesso. Ieri sorridevo mentre mettevo a posto il salone di casa.
Sorridevo e canticchiavo “Green eyes”.
Mi sa che il verde è il mio colore fortunato.
“Little green bag”.

Mi sento bene.
Si, lo so, non dovrei scrivere allora.
Ma uno strappo alla regola posso farlo.

Oggi il figlio del fruttivendolo mi ha salutato per la prima volta.
E’ un anno che mi guarda ogni volta che porto giù il cane ma non mi saluta mai.
Un giorno l’ho anche fatto spaventare sbucando con Alek da un angolo.

Oggi mi ha incontrato, l’ho guardato e mi ha detto “ciao!”.

Vorrei capire cosa gira in testa alle persone.
Già capire cosa gira nella mia sarebbe un bel traguardo.

Sto bene, l’ho detto?
Si l’ho detto..
Sento quel po’ di nostalgia che fa sorridere.
Senz’altro per il fatto di rendermi conto che è venuta in maniera spontanea. Che è reale.

Mi sento come se mi fossi appena resa conto di avere la mia vita tra le mani.
Come se ne stia riprendendo possesso.

Strane certe coincidenze.
Ma mi piace pensare che alcune cose debbano accadere e basta.
Mi piace essere un po’ positiva stavolta.
Per essere negativa ho tutta la vita.

G.

sabato 5 giugno 2010

6 giugno

La sensazione che si prova a fare gli auguri a due dei tuoi ex ragazzi, ai tuoi due ex ragazzi...il giorno del loro compleanno.
E' tutto cosi strano, non riesco a credere che anche questo capitolo si sia chiuso.

venerdì 4 giugno 2010

Vodka


Ho riscoperto quanto è piacevole dimenticarsi di tutto quello che ti rende triste, per una sera.
Con uno dei tuoi migliori amici e svariati cicchetti.
Tra cui una tequila sale e limone magari. Che magari scopri che ti fa schifo, visto che l'hai ordinata pensando fosse altro.
E ti fai cosi tante risate e perdi tempo a tentare di capire cosa cazzo fosse quello che volevi.
Poi, finalmente, limone e vodka lavano via tutto quel cattivo sapore e le preoccupazioni.
Torno a casa lucida, ma contenta...cerco di infilarmi nel letto, sperando che l'alcohol mi metta sonnolenza prima che i pensieri risalgano.
Ma già so che è tardi..spero che la stanchezza prenda il sopravvento.
Con un sorriso sulle labbra.

giovedì 3 giugno 2010

Oroscopo.

L'ho visto cento volte...ma tutte più di 5 anni fa.
L'altro ieri è stata la centounesima: Sliding Doors.
E mi sono ritrovata a pensare nel letto, guardando il soffitto.
Che le cose, se devono succedere, succedono. O è solo comodo affidarsi al destino? E se fosse "comodo" dovrebbe per forza essere un male?
Sono distrutta, davvero.
Questa è stata l'ultima...adesso sono io e io sola.
Ancora una volta ho avuto la dimostrazione che l'onestà non paga...se non in lacrime. In lacrime e tristezza.
Ogni tanto un ricordo come un fulmine mi fa pensare "ma perchè?".
Mi ricorda tutto quello che ho fatto, da 2 anni a questa parte, tutti quelli che ho deluso, tutte le lacrime, i dolori.

Mi ricordo mia madre l'altra sera, "Ma possibile che ogni volta devi fare così? Devi essere un po' più fredda.".
"Ma', ti assicuro...non conviene che diventi più fredda di cosi. La prossima volta uccido qualcuno."

Tutto questo mi fa male.
Adesso devo respirare. Stare per conto mio. Scomparire per un po'. Niente taverna, niente piazza, niente Bari.
Università voglio tanta Università, e le lezioni finiscono domani. Ma non rischio di non avere da fare, questo è certo.
Film, libri, amiche.
Tempo per me.
Quello che non mi sono mai presa da due anni a questa parte, e ho sbagliato.
Quanto ho sbagliato.

Magari un viaggio. Magari vado finalmente da Stefano, a Chicago.
Ma adesso non ho la forza per pensare a niente, vorrei che bastasse chiudere gli occhi per scomparire. Senza fare rumore, nè dire niente a nessuno.
Il tempo giusto.
Lasciare tutto in stand-by. O che si dimeticassero di me, almeno loro.

Fare quello che voglio, non pensare per due.

Mi dispiace, mi dispiace tanto. Ho fatto l'ultima cosa che avrei voluto dover essere in condizione di fare alla persona che meno lo merita al mondo.
Non è facile. Sono stanca.
Ancora una volta ho ripagato una persona che mi ha dato 1000 con un misero 7 in condotta.
Non funziono bene in queste cose, mi pare evidente.
E trovo che sia un tremendo paradosso, l'aver incontrato nella mia vita solo persone disposte a darmi il massimo, con il cuore.
Ho mai fatto qualcosa per ripagarle?
O mi ricorderanno solo come una nota di tristezza, una notte, in una macchina?
Un po' tutto quest'anno passato mi mancherà. Si, mi mancherà.
Spero solo...che sia la cosa giusta.

Ma ho bisogno di pensare solo a me.
Quando mi sentirò pronta, uscirò da quì.
O forse no. Forse quella che sono adesso da qui non vuole uscire perchè ha passato tanto tempo costretta fuori che ha voglia solo di rimanere dentro.
Almeno finchè il fuori non sarà davvero fuori.
Il mio oroscopo l'altra mattina recitava: "Voglia di evasione." E poi dicono che gli oroscopi non sanno essere pertinenti.
"Rita, chiunque tu sia, brava, ci hai preso stamattina."
Maledetta voglia di evadere.

Non voglio pentirmi, non voglio riflettere, non voglio pensare, non voglio.

Adesso non si torna indietro. Si va solo avanti.
E davvero non ho più niente a trattenermi.

Una cosa continua a ronzarmi in testa, non so dirla. Perciò la scrivo:

"Spero che capirai. Spero realizzerai presto, che non devi star male.
Tira un respiro di sollievo chè io non sono più con te.
Chè sono più lontana. Sei al sicuro.
Anche se ho sempre una fottuta pistola in mano almeno adesso sparerò nel deserto."