I ceramici sono materiali duri e fragili. L'unico tipo di deformazione che tollerano è una, seppur piccola, deformazione elastica. I ceramici non possono subire deformazioni plastiche, il che vuol dire che NON alterano permanentemente la loro forma se sottoposti ad una forza, farlo è inutile.
Sebbene i legami ionici che li compongono li rendano piuttosto duri, i ceramici sono intrinsecamente fragili: resistono poco sia a forze ortogonali, trazione e compressione, che a forze di taglio. La resistenza alla compressione è comunque maggiore di quella alla trazione ma, in questo caso, la rottura è imprevedibile.
Essa sopraggiunge senza il preavviso di alcuna deformazione plastica, a differenza di quanto accade nei metalli, più teneri.
La frattura del campione ceramico si verifica all'improvviso in seguito alla formazione di cricche interne che nessuno può vedere e che pure lo indeboliscono riducendo progressivamente la sezione resistente.
Quando lo sforzo a cui esso è sottoposto supera il valore massimo il ceramico si rompe.
La riparazione del ceramico è poco utile.
Il ceramico va sostituito.
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