Quando sono con loro mi torna sempre in mente quella puntata di Sex and the city in cui Carrie dice a Big che fino a quel momento ha sempre ricevuto inviti con su scritto "Per Carrie e accompagnatore", senza mai un nome.
Per la prima volta, adesso il nome c'è.
Già, eppure non è scritto.
"Gio, volevo dire che l'invito era valido anche per…cioè beh, quel ragazzo con cui stai uscendo adesso, quello che sta a…"
"Si, l'ho capito (sorrido) non ti preoccupare"
E' la coincidenza.
A me non è successo proprio così in realtà. Sugli inviti il nome c'era.
E' che è cambiato spesso in questi ultimi tempi.
Non sono più nemmeno sicura di volercelo scrivere questo nome.
Forse con il tempo anche l'inchiostro migliore sbiadisce, non so dire.
Forse ora come ora è meglio usare una matita o dell'inchiostro simpatico.
No, l'amore non è una grande verità, a pensarci.
Quella, semmai, è che noi siamo esseri geneticamente egoisti. Poco disposti a dare, sempre a ricevere.
Attenzioni, conferme..affetto. Qualunque cosa.
Sembra quasi che ogni individuo tenga la propria personale contabilità delle donazioni.
Centellinare qualunque cosa.
Tacere.
Nascondere.
Come quando le ragazzine contano 5 minuti prima di rispondere al messaggio di Lui. Chi non l'ha mai fatto?
E' tutta una facciata, una montatura.
Fare qualcosa "per non dare a vedere che..".
Per non svelarci.
Così come siamo:
banalmente e totalmente egoisti.
Quasi ci piace avvizzire nelle nostre sordide abitudini.
Per inerzia.
Per noia.
(Per paura?)
Ci spingiamo sempre più oltre, attraversando con energiche bracciate il mare, o l'abisso, del nostro orgoglio.
Troppo pieni di noi.
Ciechi per guardare e ipocriti per parlare.
Andiamo sempre più a largo, verso la linea invisibile del limite.
E superata quella, non si torna indietro.
Inebriati, ci facciamo trascinare dalla corrente.
Boriosi, pensiamo sempre ci sia una seconda possibilità.
Non c'è. Non sempre.
Lentamente stiamo "disimparando". Stiamo perdendo la mano.
Quasi ansiosi di arrivare a quel punto da cui non si ritorna.
Per avere un nuovo problema di cui lamentarci.
Io mi sono inaridita, sento, giorno dopo giorno, che è così.
Mi spaventa, e quindi, ho cominciato a nuotare contro corrente.
Ma non posso farlo da sola, non voglio.
Voglio il mio stupido invito con IL nome.
Anche se, a conti fatti, è solo il fazzoletto di un bar. Con due firme sopra.
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